Dopo aver lanciato l’iniziativa nello scorso giugno, DCSA (Digital Container Shipping Association), associazione costituita dai principali global carrier come MSC, Maersk, CMA CGM, Hapag-Lloyd, ONE, Evergreen, Yang Ming, HMM e ZIM, ha fatto un ulteriore passo avanti verso la smaterializzazione della polizza di carico pubblicando nei giorni scorsi i primi standard relativi all’emissione del ‘bill of lading’ digitale.
“Questi standard – ricostruisce una nota della stessa DCSA – sono allineati con il modello di riferimento sul trasporto multimodale sviluppato dalle Nazioni Unite per l’agevolazione del commercio globale. La prima pubblicazione contiene gli elementi utili per la digitalizzazione della documentazione di spedizione di container end-to-end, a partire proprio dal bill of lading. L’obiettivo di questa iniziativa è facilitare l’adozione e l’accettazione di una polizza di carico elettronica (eBL) da parte delle autorità, degli istituti di credito e delle compagnie assicuratrici, uniformando i codici di comunicazione tra queste e i vettori e fra i vettori e i clienti o comunque le altre parti coinvolte in una transazione commerciale”.
Sul sito ufficiale di DCSA sono così disponibili i primi quattro standard, mentre l’interfaccia operativa sarà disponibile nel prossimo gennaio.
“La digitalizzazione della documentazione, a partire dalla polizza di carico, è fondamentale per la semplificazione del commercio globale – osserva Thomas Bagge, CEo di DCSA – L’intesa raggiunta fra i vettori è una pietra miliare su questa strada: la smaterializzazione dei documenti rappresenterà un vantaggio per tutte le parti coinvolte in termini di riduzione dei costi, soddisfazione del cliente, crescita, innovazione e sostenibilità. Invitiamo tutte le parti interessate a collaborare con noi sull’ottimizzazione di questi standard”.
“La pandemia ha reso più urgente il passaggio alla digitalizzazione – prosegue Oswald Kuyler, direttore della Digital Standars Initiative presso la Camera Internazionale di Commercio – Il raggiungimento di un eBL standardizzato è un primo elemento di questa trasformazione: i global carrier hanno raccolto la sfida”.
Secondo una recente ricerca della DCSA, il costo dell’elaborazione del documento cartaceo “è quasi 3 volte superiore a quello a quello della versione smaterializzata. Ad un tasso di crescita economica globale del 2,4% fino al 2030, come stimato dall’OCSE, questa industria potrebbe risparmiare fino a 4 miliardi di dollari all’anno se la polizza digitale verrà adottata almeno nel 50% dei casi. Nel settore aereo questo strumento è stato introdotto nel 2010 e adesso, dopo 10 anni, è adottato in oltre il 68% delle spedizioni”.
(fonte: http://www.ship2shore.it/it/shipping/la-polizza-di-carico-diventa-digitale_75823.htm#.X9JBJDuJ5W0.facebook)